Accesso:
Accesso: la falesia è vicino a Località Quattro strade.
L’accesso è da Borgone: da qui imboccare la strada Felice Falco e salire sorpassando prima il parcheggio della SENTINELLA e poi il parcheggio del RAINBOWALL .
Giunti al quadrivio di Loc. Quattro Strade si parcheggia, si prende l’unica mulattiera che sale a destra. Si oltrepassano prima una casetta diroccata , poi una cappella votiva e dopo circa 7/8 minuti si raggiunge una chiara indicazione per la falesia in legno che indica di girare a SX imboccando una traccia che sale dritta verso la falesia ed in 7/8 minuti si raggiunge il settore.
15 minuti dall’auto in totale.
Note tecniche:
La falesia dell’Alta Tensione è famosa per il tiro sportivo chiamato “GEO” che a suo tempo fu il primo 8C della valle.
Nota per i suoi tiri spittati molto esigenti, ad oggi presenta linee spittate ma scalabili TRAD, linee puramente sportive e linee puramente TRAD e a breve verranno aperte una mezza dozzina di nuove linee TRAD.
La roccia è il tipico gneis granitoide presente in tutta la Roceja.
Descrizione itinerari.
Settore CENTRALE
da DX verso SX
(Esposizione: S)
1 – Le nuvole sono bianche.
Descrizione: è la linea più a DX del settore e parte in prossimità di un cordone. La prima parte è molto facile e ci si protegge con qualche friend medio grande facendo attenzione ad alcuni sassi incastrati. Dopo l’evidente cengia prendere la larga fessura di DX con un primo passo fisico.
Top rope: Si. Volendo si aggira a piedi l’intero settore, si scende leggermente lungo una grande scanalatura nella parte alta SX (faccia a valle), e si raggiunge la catena calandosi di qualche metro usando un robusto albero in prossimità di una comoda cengia.
Difficoltà: 5+
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 23m
Materiale consigliato: dallo #0.5 al #5.
2 – Inox signo vinces.
Descrizione: la prima parte è in comune con “Le nuvole sono bianche”. Dopo l’evidente cengia prendere la fessura di SX.
Top rope: Si, come per “Le nuvole sono bianche”.
Difficoltà: 5
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 23m
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #3.
3 – Regalo di Natale a.k.a. Cordola di destra (2L).
Descrizione: la linea, che conta due lunghezze, si può attaccare da una enorme fessura dietro ad un albero, oppure aggirando questi primi metri da DX.
Fessura per lo più larga e con un passo nella prima metà molto fisico e per nulla banale se non si ha un po’ di dimestichezza con fessure off-width.
Presenti un paio di spit ed un paio di chiodi ancora solidi su L1 ed un paio di spit du L2.
Raggiunta S2 si può comodamente scendere a piedi da DX (faccia a monte)
Per chi invece volesse scalare solo una lunghezza può usare una prima catena in prossimità della grande cengia mediana, oppure si può anche salire ulteriormente e raggiungere la catena di El Sureño del Norte, posta poco più in alto, al termine di un bel diedro fessurato.
Difficoltà: 6A+
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 25m L1 + 28 L2
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #5.
Note: Con una corda da 80m si può scalare sia L1 che L2 in un’unica lunghezza, facendo ovviamente attenzione ad allungare e raddoppiando dallo #0.5 al’#1.
4 – Variante Eclettica.
Descrizione: Variante della omonima linea spittata. Dopo una prima fessura non impegnativa raggiungere la prima faticosa off-width, oltre la quale si traversa a DX e ci si congiunge con Regalo di Natale. Presente uno spit ed un fisso nella dura sezione OK.
Top rope: Si, ma sconsigliato (aggirando il settore e poi calandosi usando la sosta sommitale)
Difficoltà: 6B+
Proteggibilità: R1+
Lunghezza: 23m
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #6.
5 – El Sureño del Norte.
Descrizione: la linea parte dall’evidente diedro fessurato al centro della falesia, quindi la fessura diventa obliqua verso DX. Oltrepassando la fessura OW di Eclettica si ricongiunge con la parte finale di Regalo di Natale di cui volendo si può usare la sosta, anche se la linea è pensata per raggiungere una sosta poco più in alto posta alla fine di un diedro fessurato.
Allungare molto bene le protezioni per evitare attriti. Comodo smontarla da due.
Top rope: Si, ma sconsigliato (aggirando il settore e poi calandosi usando la sosta sommitale)
Difficoltà: 6C
Proteggibilità: R1+
Lunghezza: 28m
Materiale consigliato: dallo #0.2 al #3 raddoppiando dallo #0.5 al #2.
6 – Il sogno della lacrima nel vento a.k.a. Generator terror.
Descrizione: impossibile sbagliarsi. Alla SX di GEO c’è una rampa fessurata appoggiata che conduce all’evidente fessura OW strapiombante.
Linea interamente spittata. Primi spit nuovi, poi cordone con moschettone su sasso incastrato (occhio!) e poi vecchi spit artigianali.
Se si è i fortunati possessori di qualche friend #8 si può provare a scalarla in green point. Fessura molto fisica e con una roccia che purtroppo tende un po’ a sfogliare. Ci sono ben 2 catene distanti circa 4 m l’una dall’altra. Si consiglia di usare quella più in alto dato che in calata risulta più facile smontare il tiro.
Top rope: Si, ma sconsigliato (aggirando il settore e poi calandosi usando S2 di Regalo di Natale)
Difficoltà: 6C+
Proteggibilità: R2
Lunghezza: 26m
Materiale consigliato: triplice #8. Utile ma non indispensabile un #7. Se qualcuno volesse chiederci in prestito #8 e #7 non siate timidi e contattateci senza problema (tramite Instagram o mail).
Settore SINISTRO
(Seguendo una traccia di sentiero che va verso SX (ovest) in 3 minuti si raggiunge questo piccolo settore puramente trad)
Da DX a SX
7 – Cose piccole
Descrizione: si segue una esile fessura proteggibile con materiale piccolo. Consigliabile farci prima un giro con la corda dall’alto per capire i piazzamenti delle protezioni, tanto la sosta è in comune con Unter Strom.
Difficoltà: 7B
Proteggibilità: R2+
Lunghezza: 11 m
Materiale consigliato: #0.2, #00, #03, brass nut #2 dmm o friend #00. Utile anche un brass nut #3 dmm
8 – Unter strom
Descrizione: Fessura netta, evidente ed abbastanza affilata con forma a zig zag.
Top rope: Volendo si aggira il settore da SX e si raggiunge la sosta calandosi da un spit+maillon di servizio.
Difficoltà: 5+
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 11 m
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #2. Utile ma non indispensabile raddoppiare lo #0.75 e/o #0.5
9 – Pietro-o è una pietra
Descrizione: Facile linea che parte con un primo movimento tecnico , poi rampa facile quindi fessura netta verso SX e zappe prima degli ultimi metri che portano alla sosta.
Top rope: Volendo si aggira il settore da SX e si raggiunge la sosta calandosi da un spit+maillon di servizio.
Difficoltà: 5+
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 16 m
Materiale consigliato: dallo #0.2 al #2. Utile ma non indispensabile raddoppiare lo #0.75
Settore SINISTRO BASSO
(una trentina di metri sotto il settore sinistro)
Da DX a SX
10 – Work in progress
11 – Work in progress
12 – Work in progress
13 – Chi disprezza invidia
Descrizione: dopo un primo tratto in diedro, uscita atletica dal tetto e poi tratto facile fino in catena . Si è scelto di non disgaggiare le lame iniziali, ma di consolidarle. Qualcuno potrebbe storcere il naso, ma se pensiamo che quasi tutte le linee sportive storiche hanno tacche consolidate con resina si spera che nessuno si lamenti.
Top rope: Volendo si raggiunge la catena calandosi dall’alto: sul posto uno spit di servizio.
Difficoltà: 7A/6C+ (?)
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 13 m
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #4.
14 – Ladri di quarti
Descrizione: Linea un po’ morpho, dato che il primo passo potrebbe risultare ostico se non si raggiunge il primo incastro. Quindi sezione OW e poi rampetta fino in catena
Top rope: Volendo si raggiunge la catena calandosi dall’alto: sul posto uno spit di servizio.
Difficoltà: 6A+
Proteggibilità: R1
Lunghezza: 12 m
Materiale consigliato: dallo #0.3 al #6.
(N = Nord, S = Sud, O = Ovest, E = Est)
Annotazioni:
Va sempre ricordato che l’arrampicata è uno sport pericoloso. E’ pertanto esclusivo onere dell’arrampicatore, che percorrerà le vie, valutare con occhio critico come e dove proteggersi, ed intraprendendo la scalata solo se ritiene di possedere adeguate capacità tecniche-psico-fisiche (capacità a proteggersi con mezzi amovibili, capacità di valutazione e ricerca del percorso). Essendo inoltre le strutture rocciose soggette ad assestamenti e potenziali crolli l’arrampicatore dovrà essere in grado di verificare con occhio critico eventuali lame o blocchi instabili, rinunciando alla scalata in caso di pericolo.
Cenni storici ed altre info:
La falesia chiodata originariamente da Stefano Cordola e poi ripresa da Adriano Trombetta che aggiunse nuove linee molto severe e cambio il nome di due linee precedentemente esistenti. Per non fare un torto a nessuno quindi menzioneremo entrambi i nomi, quelli originali di Cordola e quelli che diede Trombetta. Di recente sono state aggiunte nuove linee FULL-TRAD ed altre sono in cantiere.