Borgone – CAVA

Accesso:
L’avvicinamento più corto della Val di Susa probabilmente. Dalla SS25, giunti a Borgone in prossimità del Cafè Lumiere, attraversare il passaggio a livello in direzione del “Castelass”, ignorare la deviazione a destra e continuare in salita sulla sinistra passando un ponticello. Continuare sulla strada stretta per 500m circa sbucando nell’ampio piazzale alla base della parete.

Note tecniche:
Falesia esposta al sole pieno, perfetta in inverno, o per una scalata serale post lavoro. Persino nelle mezze stagioni, se il sole è forte, può risultare molto calda. La roccia è gneiss molto compatto e caratterizzato da facce geometriche molto regolari. Chiaramente molti tiri possono presentare prese un po’ usurate, data la lunga frequentazione della falesia.

🌞 Esposizione: Sud/Sud-Ovest.

💧Umidità: bassa, asciuga in fretta.

🌪 Vento: esposta.

🏕 Base e avvicinamento: comoda.

Descrizione falesia:
Falesia storica, una delle più vecchie e conosciute della bassa Val di Susa. La struttura si è formata grazie all’attività estrattiva, come molte altre della zona, in esercizio fino agli anni 60/70. Dopo la chiusura definitiva del sito, l’attenzione degli scalatori si è svegliata presto, tanto che la guida di Gian Carlo Grassi dell’1981, riporta già salite di “ignoti”, segno che l’arrampicata qui è iniziata presto. Le placche di questa falesia sono da tanto tempo passaggio obbligato per i torinesi e i fittoni resinati e gli spit sono comparsi da subito. Negli ultimi anni, però, la cava si è dimostrata un ottimo posto per scalare trad con alcuni itinerari subito entrati nella lista di chi si approccia alla disciplina in zona.
La vicinanza con la Falesia della ZIA e la Falesia degli ARTISTI fa si che le linee scalabili trad a pochi minuti a piedi l’una dall’altra siano un ottimo numero.

Descrizione itinerari:
Da sinistra verso destra

1) Via di sinistra (originale) 6B R1+, 50m
Via storica della cava, che per placche, tettini e fessure sale il lato sinistro della parete. Il primo tiro “di avvicinamento” è già un ottimo riscaldamento per un secondo tiro più tecnico e di sicura soddisfazione. La sezione più tecnica, con incastri ostici segue il tracciato originale (L2), poiché la linea attualmente riportata nelle guide come “Via di sinistra”, e richiodata a fittoni, non segue fedelmente la linea originale riportata da Gian Carlo Grassi nella sua guida del 1981. Sono consigliate le mezze corde o comunque si consiglia di fare attenzione agli eventuali attriti. Da S2 ci si può calare con una doppia da 55 m, o si può scendere a piedi per il sentiero che percorre il lato SX (sguardo a monte) della falesia. 

L1   6A S1, 20m
Materiale : rinvii (tiro sportivo).
Descrizione : Raggiungere la sosta nuova sotto al primo dei due tetti che caratterizzano la parte sinistra della falesia. Si può salire la seconda o la terza linea a fittoni con difficoltà massimo di 6A+ (“La persistenza della memoria” oppure “Via di sinistra”).

L2   6B R1+, 35m
Materiale : dallo #0.3 al #3, doppi dallo #0.3 all’#1, nuts medio piccoli, slunghi.
Descrizione : Seguire per una evidente fessura che taglia un primo tetto, quindi oltrepassare una vecchia sosta posta a DX della linea di scalata (utilizzabile al posto della prima sosta, volendo), proseguire per l’evidente diedro, proteggere con materiale piccolo, superare il secondo tetto, traversando un paio di metri a DX e imboccare la fessura che risale la parte superiore della falesia.

L2 variante   6B R1+, 35m
Materiale : dallo #0.3 al #3, doppi dallo #0.5 all’#1, nuts medio piccoli, slunghi.
Descrizione : Variante per il secondo tiro che parte sulla sinistra della sosta, segue un diedro fessurato che al suo termine costringe ad aggirare (sulla sinistra) un risalto. Traversare poi decisamente verso destra per ricongiungersi alla linea principale, prima del secondo tetto.

2) Spigolo centrale 5C R2+, 20m
Materiale : friend dai micro all’#1 e nuts dai micro ai medi.
Descrizione : Bellissimo tiro da non sottovalutare. La linea, pressoché perfettamente diritta, segue una esile e discontinua fessura che a tratti è decisamente difficile da proteggere; appena a destra dello spigolo che chiude il diedro.

3) Via normale 4 R2, 20m
Materiale : friend dai micro allo #0.4, #0.3 doppio, nuts.
Descrizione : la linea segue un evidente fessurino che taglia verticalmente la parete centrale, per poi salire in diagonale verso destra per raggiungere la sosta. Può costringere chi non è abituato ad allontanarsi dalle protezioni a scalare in modo molto attento… anche se si tratta di un quarto.

4) Diedro 5C/+ R1, 30m
Materiale : doppia serie dallo #0.3 all’#1.
Descrizione : Bel diedro in opposizione, chiede di essere salito non appena uno arriva in falesia e alza lo sguardo. Tenere dei friends piccoli per l’uscita.

5) Via della lama – Variante Bonelli a.k.a. Variante Flake Boot 6A R1, 18m
Materiale : Friends dallo #0.3 al #3. Utile un friend grosso iniziale (#5 o #6).
Descrizione : Una linea molto bella, logica, che percorre tutta la lama nella parte destra della falesia. A differenza della storica “Via della lama”, che passava solo per la parte finale della lama, la variante la percorre per intero. Abbiamo trovato una foto d’epoca del 1979 ( Museo Nazionale della Montagna – CAI – Torino ) in cui Gianni Comino fa sicura a Massimo Demichela proprio su questa linea, inoltre nella guida di Grassi del 1981 tale linea viene citata come “Variante Bonelli”.

6) Via della lama 6A R1+, 30m
Uno dei classici storici della falesia. La linea percorre verticalmente un fessurino proteggibile con materiale piccolo sulla placca che parte all’estrema destra della falesia sopra ad alcuni grossi blocchi (base scomoda, si raggiunge seguendo il cavo fisso).

L1.   6A R1+, 18m
Materiale : microfriends e nuts, un paio di #2 (o un #2 e un #3) per l’uscita sulla lama. Volendo si può anche usare uno #0.3/#0.4 oltre il ribaltamento, subito prima della sosta.
Descrizione : Scalare l’evidente fessurino che parte affianco ad un vecchio piolo arrugginito della cava. Movimenti mai difficili ma sempre tecnici portano a ricongiungersi con la evidente lama che si segue ribaltandosi oltre il bordo spiovente. Sosta sulla destra.

L2.   6A R1+, 12m
Materiale: friends dallo #0.3 al #2 e nuts.
Descrizione: Proseguire seguendo un diedro appoggiato che sale a destra, quindi scavallare su un secondo diedro appoggiato che poi di colpo si verticalizza. Prestare attenzione a dove si protegge. Uscita atletica dal diedro, proteggibile con friends piccoli o nuts e poi con friends medi prima della sosta. Per scalare S2 si può utilizzare una corda singola, ma si consiglia l’uso delle mezze e di rinvii slungati per diminuire gli attriti. Volendo si può raggiungere S2 con un’unica lunghezza di mezze da terra, slungando a dovere ed alternando le rinviate per evitare il tiraggio. Possibile calarsi in doppia, mentre se si concatenano S1 ed S2 occorre utilizzare una corda da 80m.

Cenni storici ed altre info:
Una delle falesie più storiche della bassa Val Susa.
Tra gli apritori annovera Grassi, Mochino, Oviglia.

MAPPA del CIT DISTRICT